7bello, si concretizza il rischio boicottaggio. C’è anche Tempesti

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Come i figli di una coppia abituata alle liti e prossima al divorzio, dodici atleti della Pro Recco pallanuoto incrociano le braccia chiedendo alla società e alla Fin di ‘fare pace’. Fanno sul serio Felugo, Gitto, Fiorentini, Figlioli, Aicardi, Giacoppo, La Penna, Pastorino, Figari, Luongo, Fondelli e persino capitan Tempesti, pronti a dire no grazie alla Nazionale finché tra le due parti, ormai divise da un fossato, non ci sarà una ''definitiva chiarificazione”. E dal clima da Grande Guerra si passa a reminiscenze olimpiche da Guerra Fredda.
 
La Fin ha risposto alla presa di posizione degli atleti con un comunicato stampa qui ripreso integralmente:
 
La Federazione Italiana Nuoto è sorpresa e rammaricata della presa di posizione degli azzurri del Settebello tesserati dalla Pro Recco diffusa dai mezzi di informazione.
 
La Federazione Italiana Nuoto conferma ancora una volta l'apprezzamento nei riguardi della Pro Recco per il suo impegno e i suoi risultati nella pallanuoto, unitamente alla vicinanza nei riguardi della stessa e di tutte le Società che con sacrifici contribuiscono all'immagine e al successo del nostro sport.
Più di una volta la Federazione Italiana Nuoto ha pubblicamente chiarito i suoi comportamenti nel rispetto delle regole internazionali e nazionali nei confronti di tutte le Società e i suoi tesserati.
La Federazione Italiana Nuoto, pur con lo spirito di comprensione nei confronti di atleti che tanto hanno dato e daranno all'Italia sportiva, non ritiene che ci siano mai stati atteggiamenti inaccettabili da parte sua nei riguardi di alcun club.
Ritiene, invece, che la Nazionale e le convocazioni azzurre, che rappresentano il punto massimo nella carriera di ciascun atleta, non debbano essere trascinate in polemiche che non riguardano le squadre rappresentative dell'Italia.
 
moscarella@swimbiz.it

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