Micozzi, dall’altura verso nuove vette (e un saluto a Sabbioni)

Copyright foto: Swimbiz.it

Quest’anno ha già vinto l’oro nella tappa di World Cup del Cairo, in staffetta con Gloria Tocchi. Ieri, ad Asti, Gianluca Micozzi si è laureato campione assoluto Fipm di tetrathlon – sottodisciplina del pentathlon che esclude l’equitazione – in un momento ben diverso della preparazione. Nei giorni scorsi ha sperimentato al Sestriere, insieme agli altri azzurri, quegli allenamenti in altura ben noti nel nuoto “La difficoltà a respirare, nuotare, correre…” racconta a Swimbiz.it, con la consapevolezza di essere riuscito, nonostante il pesante carico di lavoro, di essere riuscito a gestire la gara “Significa che siamo sulla strada giusta e che, quando scaricheremo, potremo fare ancora meglio”.

L’altura non è una novità assoluta nel pentathlon “Ma mancava da troppo tempo un ‘ritorno’ a livello di organizzazione portato dal Dt Claudio Rossetto(leggi qui), molto apprezzato da Micozzi e dal gruppo azzurro – così come i collegiali, anche all’estero. Sono cose normali, ma che da noi non si vedevano da un po’ e che fortunatamente ora abbiamo ricominciato a fare”. Non è stato il suo unico incontro con volti noti del nuoto “Alle Olimpiadi Giovanili conobbi Simone Sabbioni – entrambi sono atleti dell’Esercito - mi ha fatto impressione, in positivo, vederlo ora cresciuto come atleta di alto livello. Sono molto felice per lui, specie perché so che aveva avuto problemi fisici”. Ma anche il pentatleta romano è ambizioso, quest’anno ci sono finali di World Cup, Europei e soprattutto i Mondiali “Sarà la mia prima volta. Ma il giorno della gara, non mi dispiacerebbe lottare per puntare anche a una medaglia”.

moscarella@swimbiz.it

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