Swimbiz ha persino assistito al suo esame da allenatore, al Centro Federale di Ostia. Passato con profitto e, anche se allora lui rifiutava con decisione l’idea di un futuro col cronometro in mano(leggi qui), non si può non immaginarlo tra i possibili destini di Luca Marin. Il Principe Azzurro, come lo chiamò ai Mondiali di Melbourne 2007 Christian Zicche, oggi Direttore di Swimbiz.it e all’epoca inviato per il Messaggero. Perfetta sintesi di tutto ciò che il siciliano era dentro e fuori la vasca, un po’ campione e un po’ attore hollywoodiano. Ancora oggi, perennemente inseguito da tv e copertine.
Scrive oggi sui social che il suo è un ritiro in punta di piedi, anche se malandrina compare un’intervista a tutta pagina su Vanity Fair, dove racconta il mal di vasca che tanti anni di nuoto inevitabilmente possono portare, ma anche di un innato intuito da talent scout. “Studierò recitazione” per cercare stabilità economica, in attesa di quella sentimentale – stranote le turbolente relazioni con Laure Manaudou e Federica Pellegrini(leggi qui) – ma intanto prosegue anche la sua formazione acquatica.
Lascia a 32 anni, tra gli altri allori, con tre argenti europei, due medaglie mondiali e suo è ancora il record italiano nei 400 misti (4’09”88 ai Mondiali di Melbourne 2007). Distanza nostalgica, perché oggi in pochi hanno il coraggio di cimentarsi nel ‘giro della morte’. Quando a Swimbiz disse che puntava a rimettersi in forze per le Olimpiadi di Rio 2016, in pochi ci diedero peso(leggi qui). Invece ci andò davvero. Saluta tutti, famiglia acquatica e di sangue. Dimostra persino saggezza, ringrazia l’Aniene e la Fin, Malagò e Barelli. Forse un arrivederci.