Uno sport tra blu e verde

Copyright foto: Fipsas

Swimbiz ribadisce spesso, e con buona ragione, quanto le discipline acquatiche debbano seguire la loro naturale inclinazione di sport ecologici. Persino le più ‘artificiali’, come il nuoto in vasca, devono tendere al minimo impatto possibile sull’ambiente, puntando o a impianti d’avanguardia o, per i grandi eventi, a piscine temporanee da smontate a fine manifestazione. Ma è nelle discipline in acque libere che la filosofia “verde” – e ovviamente blu – assume pieno significato. Anzitutto, a nessuno piace gareggiare in mari, fiumi, laghi o simili, pieni di rifiuti – facile ricordare le polemiche delle scorse Olimpiadi di Rio, che peraltro videro in molti confondere i campi gara di Copacabana e Guanabara(leggi qui) – e gli stessi fondisti dovrebbero sempre avere l’accortezza a fine gara, come fortunatamente spesso già avviene in Italia, di recuperare bottigliette e bicchieri di plastica usati per i rifornimenti(leggi qui).

 

 

Il velocista azzurro Lorenzo Zazzeri e la sua opera "Bon Appétit" (Florence Biennale)

Ogni giorno si moltiplicano gli esempi di tuffatori, apneisti e nuotatori per sensibilizzare il grande pubblico ai problemi del surriscaldamento globale e dell’inquinamento marino. Dopo gli apneisti azzurri Mongiardino e Sciacca a Genova, il sito Fipsas segnala iniziative per la pulizia dei fondali da parte della Komaros Sub Ancona e Club Sub Sestri Levante. Ma il legame tra sport acquatici e ambiente può persino aiutare a promuovere il turismo.

La Coppa Italia di fondo pinnato al lago di Suviana (Fipsas)

Un’istantanea (foto a dx) da Suviana, ultima tappa della Coppa Italia di nuoto pinnato di fondo prima degli Europei di Belgrado (14-23 luglio), offre uno scorcio dello splendido lago artificiale degli Appennini. Le numerose gare di fondo al Lago Balaton contribuiscono a promuovere nel mondo l’immagine del ‘mare’ di Budapest(leggi qui). E lo stesso Sindaco di Piombino, nonché Ct dell’Italfondo, Massimo Giuliani concorda con Swimbiz sul potenziale impulso che gli sport d’acqua possono dare al turismo balneare e paesaggistico di una città:

 

 

moscarella@swimbiz.it

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