In principio fu il Sandro. Fioravanti, il telecronista Rai che dal medesimo cognome natatorio della storia natatoria di questo Paese, di Domenico appunto, commentò l’inizio del siglo de oro del nuoto azzurro, quel duemila anno Olimpico che quindici anni fa d’improvviso ci ribalzò dalla sedia, noi popolo di santi navigatori e molto pallonari, in quella dimensione acquatica che mai avremmo pensato al cospetto di americanoni, per non dire australiani, e magari tedeschi. Così acquatici, loro, per dimensioni e forma, per non dire storia, cultura e passione. L’acquatizzazione di un popolo è passata da lì, alfabetizzazione natatorio televisiva, anche se poi di stelle, da Novella Calligaris a Giorgio Lamberti (e con gli storici Alfredo Provenzali e Giorgio Martino in cuffia) per citarne due tra i più grandi, ne abbiamo sempre avute. Lampi fantastici nell’universo azzurro dell’ acqua. Ma mai era successo a un telecronista come prima d’allora, e successe a Fioravanti, di raccontare un vertice così alto nel nuoto, una nuova dimensione in un nuovo mondo dagli incroci magici di corsie. Uomini d’acqua, telecronisti d’acqua, con quel punto di Londra olimpica nel 2012 toccato dal star microfoniche del pallone come Fabio Caressa di Sky (e la appassionata e competente Lia Capizzi ai tuffi) quasi a ridare dal pallonaro al natatorio e viceversa una sorta di equilibrio di corsia. Come andò Londra su podio è forse un‘altra analisi, ma da Londra si è ripartiti. Ancora Eurosport, con Gianmario Bonzi - in Vismara a coppia - e la sua statistica aggiornata perché il nuoto oggi impone una telecronaca precisa al millimetro di vasca, tanti sono i competentissimi italiani all’ascolto. Per arrivare all’ultima grande, che poi è corta, vasca europea a Netanya delle esaltazioni a mezzo corsia a firma e voce di Tommaso Mecarozzi , che da Sandro Fioravanti ha ereditato da tempo per il servizio pubblico, scorsa Olimpiade, microfono e spalla tecnica nella divertente - e competente - analisi del tecnicissimo Luca Sacchi. Ora si sa, ma se non lo sapete ve lo racconto io, che spesso i giornalisti si sentono, per scambiarsi opinioni e cercare conferme. E come noi, e con noi di Swimbiz.it, Mecarozzi si sbilanciò su un inarrestabile Paltrinieri oltre il limite del record del mondo. Visioni in duplex confermate. Questo a onor di record, perché ieri un altro pezzo di storia acquatica televisiva è passata. Ma non ditelo allo sciamano, come direbbe il buon Tommaso.
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Tommaso Mecarozzi ha ritwittato l'editoriale.
E Paolo De Laurentiis, firma del Corriere dello Sport, twitta a commento e con tanto di foto "Anche computer (o penna) e occhialini"