Misti misti o mista mista fate voi. Uomo donna, staffetta d’oro e inno finalmente. Che bello questo giovedì che all’ultimo ci regala il podio più alto, quell’oro che friggevamo già da stamattina. Lo ammetto, ci ho sperato fino all’ultimo sul Rivolta tutto gold, anche se poi l’argento è brillantissimo e ci onora di un podio ritrovato per Matteo duepuntozero. Ma sulla vigilia, sul nostro che arrivava coi favori del pronostico, si è aperta la farfalla del pelatone ungherese, magnifico campione che C’è sempre, e scusate la battuta. Il Laszlo ungherese si è messo di mezzo, finendo da campione infinito lì davanti, quel passo in più che tutti noi speravamo l’avesse il nostro. Poco male, Matteo è tornato e questo argento è il pass energetico che serve. Come la farfallina di Silvia Di Pietro, cinquanta metri tutti di un fiato, medaglia di volontà e tenacia con il solito sorriso inserito, metti e togli l’accappatoio e dal bronzo passa alla staffetta d’oro. Bravi, bravissimi con la menzione speciale, la mia, allo spirito del Magno SuperPippo. Ha lottato per duecento metri, mai domo, e il quinto posto a cinque centesimi, con due terzi parimenti - quindi come un quarto di un pelo - la dice tutta alla veneranda. Capitan Magnini, tutti in piedi, battiamo le mani.
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