Che Matteo Rivolta sia un nuotatore di classe non siamo certo solo noi a dirlo: intelligente, ha scritto il collega di Gazzetta Arcobelli, aggiungo io da sempre posato e moderato. Insomma il prototipo dell’atleta che in tanti vorrebbero allenare, ora che il nostro ha deciso, nell’anno olimpico, di cambiare vasca. Vasca e allenatore, ovviamente, dopo la rottura - finiscono i matrimoni, figuriamoci le liaison di cronometro - con Gianni Leoni. Accappatoi e palette non ne sono volate, e già questa pare una buona fine per augurare un buon inizio. Ma è l’inizio a creare il rumor: Rivolta è un Fiamme Oro, tesserato con vincolo per l’Insubrika, vale a dire che la regola del gruppo sportivo “militare” lo vincola ancora per qualche stagione da dove è partito. Opzioni? I desiderata dell’azzurro si conoscono, a partire dall’allenamento alla velocità e al cambio di aria e di vita. Chiusa una vasca, potrebbe essere il gruppone di Mirko Nozzolillo ad accoglierlo a braccia aperte. Ma c’è un ma, un forse, un se, insomma non è il classico, al momento, chiudi la vasca si apre la sbrilluccicante per molti (ma non per tutti)Aquaniene Romana. Nozzolillo allena all’Aniene, e avrebbe un posticino libero adesso che Alex Di Giorgio si sposterà di corsia con coach Belfiore. Ma sempre in vasca c’è un gialloblu come Piero Codia, l’avversario di bracciata che mugugna non poco. Insomma Gianni Nagni dg anienino non smania particolarmente all’idea dell’hospitality senza tessera. Poi c’è il parere federale, legittimo ma evidentemente non vincolante. Ma chiaro dalla riunione di ieri col nostro in quel di Ostia: il programma (tecnico, che poi non è) nuovo modello non ci piace, ma è solo parere. La Fin supervisiona, esprime, e intanto tutto è rimandato alle scelte Aniene. E se alla fine il buon Rivolta finisse a Caserta ADN in tutta serenità con un tecnico tutto suo? In fondo Caserta – Roma non è una distanza così incolmabile…
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