Tempo di premiazioni dopo le fatiche di un anno di sport. Al Foro Italico di Roma, i prestigiosi dei riconoscimenti erano oggi riconosciuti dal Coni agli azzurri più meritevoli: i Collari d’Oro. Emozione per il premio alla memoria di Pietro Mennea, leggende fianco a fianco come l'Angelo Biondo dei tuffi Klaus Dibiasi con Jury Chechi, ma acqua come sempre grande protagonista. A partire da Alessia Zecchini, tre ori mondiali nella sola edizione di quest’anno – e un peccato che in Turchia Swimbiz.it fosse l’unico giornale italiano presente – e leader assoluta di questo sport con i suoi record del mondo. Presenti ovviamente le istituzioni, a cominciare dal Presidente Giovanni Malagò che con fierezza ricorda i risultati del Coni e dichiara "La mia speranza è che il Coni rimanga il Comitato olimpico più importante del mondo - e il Sottosegretario Giancarlo Giorgetti che difende la volontà di riformare lo sport italiano e parla di un Coni - autonomo, che non deve essere necessariamente il più grande, ma deve essere il migliore del mondo".
Premiato tra i tecnici Matteo Giunta, ancora fresco della 50° medaglia internazionale vinta da Federica Pellegrini, per la quale assicura che la voglia di gareggiare e vincere, almeno fino a Tokyo 2020, è quella di sempre. E non mancano anche i giganti della pallanuoto, dalla Rari Nantes Camogli tra le società, all'Oro mondiale del 1978 con Alberto Alberani Samaritani, Silvio Baracchini, Romeo Collina, Gianni De Magistris, Massimo Angelo Fondelli, Alessandro Ghibellini, Sante Marsili, Paolo Ragosa, Mario Rosario Scotti Galletta, Roldano Simeoni e Marco Galli (alla memoria), dai grandi coach Ratko Rudic e Gianni Lonzi, fino al passato recente con Roberto Calcaterra, oggi impegnato per avvicinare i più giovani a questo sport: