Il paese delle meraviglie acquatiche, Riccione. Lo avrà pensato Mizzau in Waterland, e il nome certo aiuta. Alice spinge dalla mattina, il segreto è custodito nella volontà che prima o poi i sogni si avverano. Ribadisce il concetto una Carli che si Diletta a fare la splendida seconda. La nuotizia? E’ che entrambe sono davanti sul finale dei quattrocento metri alla Divina Federica Pellegrini, terza. Doveva succedere prima o poi, anche se con un sorriso abbozzato Fede accenna a un “forse era meglio chiudere stamattina” che trovarsi due ventenni d’assalto che non fanno certo i convenevoli al mito. Il mito di Federica Pellegrini, che sui quattrocento ci ha fatto impazzire di gioia, nel godimento di avere una Pellegrini così per tanti anni, sopra tutto, sopra il mondo. Non ce lo scorderemo mai, orgogliosi di avere Fede acquatica. Ora però è rammarico, forse questi quattrocento non s’erano da fare col senno del poi. Si chiude un portone, si aprirà una porta, forse. Federica dai ritmi cambiati, quasi normale vista l’età, è una combattente nata. Ora che il testimone è in parte ceduto, inizia l’avventura verso Rio. Brava Alice, prendi esempio e forza da Fede.
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