The day after tomorrow

Il punto acquatico - L'editoriale del direttore Christian Zicche

Il commento del direttore:  Il giorno dopo parte dai Campionati Italiani al Foro Italico

Copyright foto: zicche@swimbiz

 Il tabellone del Foro italico segna implacabile l'ora che avanza, 12 e 43 del 6 agosto 2012. The day after torrorrow, il giorno dopo l'olimpiade a "zeru tituli" della nazionale italiana da piscina. Inesorabile cronometro che riparte da qui , ai Campionati italiani juniores cadetti e seniores, che poi sarebbero assoluti vista la presenza di tanti olimpici in vasca, Scozzoli e Paltrinieri questa mattina. Che giornata oggi, con il presidente federale Barelli che all'Ansa dichiara "qualcuno l'ha fatta fuori dal vaso , esponendoci a una figuraccia incredibile" . Senza mezzi termini, assolvendo Pelelgrini ma iniziando a semicaldo il the day atfer tomorrow della piscina azzurra. Cosa succederà da qui in poi? cosa si dovraà cambiare, o ristrutturare per ritornare a vedere il sorriso bordo vasca? Scelte semplici come per Cesare Butini, direttore tecnico dell'Italnuoto che a Swimbiz non nega che bisogna agire subito "  voltare pagina , che vuol dire fare scelte nuove, riorganizzare il tutto".Semplice e complicato dopo lo tsunami azzurro.Che, intendiamoci è stato principalmente legato al fiume di dichiarazioni post gara, ma che ha anticipato forse una situazione latente e manifesta solo nella vetrina olimpica. Si deve cambiare, punto. E che vol dire che ognuno dovrà  fare la sua parte, ma tutti messi in discussone, compresi i "senatori" della vasca. Se il Foro Italico metaforicamente parlando segna oggi il punto di svolta, tutti siamo d'accordo su un punto. L'Italia rischia di buttare alle ortiche quanto buono, anzi di ottimo, si è fatto in 12 anni di successi straordinari. Bisogna ritrovare coesione e forse una figura di "collegamento" come fu il compianto Alberto Castagnetti. Uomo di grande livello tecnico , ma sopratutto un leader che riusciva a fare da collante e da guida. Sono gli allenatori di "seconda fascia" quelli delle giovanili che incontrati qui al Foro ribadiscono il concetto "siamo fortissimi a livello giovanile, quasi non ci batte nessuno. Ma poi ci perdiamo poco più in là , spesso e volentieri. C'è bisogno di un collante diverso, forse di una pianificazione dall'alto di altro genere" Cosa vuol dire? che la base tecnica c'è, come le centinaia di migliaia di ragazzini che sono poi il nerbo e il fulcro federale. Ma qualcosa va aggiustato, indubbiamente. Cosi' come non vanno lanciati "sassi" in piscina, perchè l'effetto tsunami è solo all'inizio, e si rischia di colpire  oltre il giusto,quanto di buono si è prodotto fino ad oggi..
 
zicche@yahoo.it

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