Il momento più atteso a Kazan, come due anni fa a Barcellona. Stesso preludio, Tania in finale da un metro col secondo punteggio, tra due cinesi. L’Italia aspetta solo lei, Tania Cagnotto, e il vero tuffo è quello, al cuore, che regala cinque volte al Belpaese. Prima che un’intera nazione esploda la sua gioia per l’Oro della regina del trampolino. Subito al comando con i primi due tuffi, entrambi oltre 60 punti. Si comincia e, sorpresa, le cinesi non partono da cinesi, He Zi è quarta, Shi Tingmao sesta; Tania deve guardarsi soprattutto dall’ucraina Olena Fedorova e dall’australiana (di origine cinese) Esther Qin. Al terzo tuffo, l'azzurra è ancora in testa, 184.65. Shi si riprende, 175.30, Fedorova è sempre seconda, 176.40. Tania è una sfinge, rifugge la telecamera. Vuole pensare solo agli ultimi due tuffi. Il quarto è un pelo abbondante. Il battito aumenta. Giorgio, da ct, è preoccupato. Cosa decideranno i giudici? Lo sguardo corre al punteggio. 65 punti! 249.65 totali, Tania è ancora in testa entrando nell'ultimo round. Le avversarie si susseguono; Keeney, l'altra australiana in gara, cede alla pressione e si getta in avanti per non aggiungere eventuali urti. Silenzio per il tuffo di He Zi, non sbaglia, è prima (300.30). Tocca a Tania. Manca l'entrata, ma il resto c'era tutto (310.85), 61.20 punti per la storia. Parte Shi Tingmao, tuffo stupendo (309.20, ma oggi la vera cinese, pardon zarina, è Tania Cagnotto. E Giorgio Cagnotto, da ct può finalmente tornare padre per un giorno ed esplodere tutta la sua gioia.
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