Uomo e donna. E’ ormai una vera filosofia quella della Fina che, partendo dal nuoto, sta ormai rendendo familiare la parola mixed negli sport acquatici. E così, dopo l’esordio del duo misto nel nuoto sincronizzato(leggi qui), ecco la prima volta dei tuffi misti a un Mondiale. A Kazan, nel sincro misto dalla piattaforma dei 10 m, sono Maicol Verzotto e Noemi Batki a portare il tricolore. Partenza lenta, poi i due carburano, recuperano tuffo per tuffo. Sbagliano i russi, sbagliano i giapponesi, sbagliano i canadesi "Di brutto" per dirla alla Stefano Bizzotto di Rai Sport. L'Italia non sbaglia più e si trova seconda entrando nell'ultimo round "E' mancato solo quello, purtroppo: la freddezza nel rendersi improvvisamente conto di essere secondi al mondo" commenta Max Mazzucchi, ex azzurro e talent Swimbiz.it dei tuffi. Perché quello sporco ultimo tuffo li tradisce e chiudono al sesto posto "E mi dispiace davvero, perché so quanto s'impegnino e quali pensieri affolleranno ora la loro testa: cosa sarebbe successo se... - ma la realtà è che - vanno fatti loro i complimenti per essersi trovati lì a giocarsela. Essendo una disciplina nuova, molte nazioni hanno puntato sul misto(leggi qui), inclusa l'Italia che però, a differenza di altre nazioni con maggiori risorse umane, ha l'ulteriore difficoltà di dover schierare gli stessi elementi su più fronti. Perciò voglio solo fare un grosso in bocca al lupo a Noemi e Maicol per le loro prossime gare".
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