Klaus Dibiasi operato da un ex tuffatore, dona la testa del femore per aiutare i malati “Dolori per i tuffi? Macché, era artrosi”

Copyright foto: il messaggero

Sono passate due settimane dall’intervento all’anca e l’Angelo Biondo è già tornato a camminare, anche se ancora con cautela. “Il motivo? Artrosi – racconta Klaus Dibiasi, raggiunto telefonicamente da Swimbiz – era l’unico modo per non dover assumere in continuazione antidolorifici”. Un quotidiano nazionale aveva imputato all’attività agonistica di tuffatore, che regalò a Dibiasi tre ori e due argenti olimpici, la causa dell’infortunio – non si capisce in base a che cosa l’abbiano scritto. Sono molti anni che ho smesso e sento parecchie persone, anche giovani, che hanno avuto problemi di artrosi. Direi, anzi, che lo sport ha fatto più bene che male al mio fisico”. E l’intervento farà bene ad altri oltre a Klaus Dibiasi “La testa del femore sarebbe stata comunque buttata dopo l’intervento, per questo è stata ridotta in poltiglia per essere utilizzata come materia prima ossea con lo scopo di aiutare i malati”. E non è un caso che si sia fatto operare all’ospedale di Anzio “Conoscevo bene il primario di ortopedia, Paolo Zavattini – ex tuffatore e medico della nazionale, nipote del giornalista e scritto reCesare Zavattini, in passato operò Francesco Dell’Uomo al pollice – ha fatto una carriera esemplare prima a Velletri e poi ad Anzio e nell’ambiente dei tuffi sappiamo che è sempre disponibile e pronto ad aiutare”.
 
moscarella@swimbiz.it

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