Si va su e si va giù, vale per il trampolino come per il tuffatore. Sta a te trovare il momento giusto nella gara giusta. “E’ anche difficile fare pronostici nei tuffi, non sai mai cosa o chi aspettarti – spiega Maria Marconi, in un’intervista esclusiva a Swimbiz – spero che a Berlino arrivi il mio momento”. Vale a dire un podio, spezzando la maledizione del 4 - ai Mondiali di Barcellona 2013, il 4° tuffo le costò una finale semiperfetta; un mese prima, terminò 4° la gara 3 m agli Europei di tuffi a Rostock – a volte tentata persino dal tatuarselo addosso. Maria è tra le convocate per la World Cup di Shangai (15-20 luglio) “Ci sarà anche un evento misto, ma non bisogna fare sia 3 m, sia 10 m e a me la piattaforma fa un po' paura”. Anche ai Mondiali di Shangai 2011 arrivò 4°, da 1 m “Ma quello è un bel ricordo, perché arrivò inaspettato e sfiorando il podio: dimostrai che c'ero anch'io, e non per caso – partirà, come tutti gli Azzurri, provata dalle fatiche in World Series – però servono per star sempre sulla corda e per confrontarsi con i big stranieri. Anche solo una gara internazionale al mese è utilissima per capire quanto ci manchi per raggiungerli o viceversa”. La sua prima serie mondiale l’ha aiutata anche a livello personale “Riesco a riconoscere quel nervosismo che a volte mi assale in gara, pregiudicandola. Così è più controllabile: infatti, delle mie World Series, butto via solo la gara in Russia”. Molti si chiedono cosa farà Tania dopo Rio 2016; e Maria? “Con Domenico (Rinaldi, suo coach) lo vedo spesso come punto d’arrivo, ma mi stuzzicherebbe continuare da atleta più esperta del gruppo, se Tania e Francesca lasciassero”. Fidanzata da 5 anni "Ma preferisco parlare di convivenza, non ancora di matrimonio - e strenua difenditrice dei quadrupedi - Io non l'abbandono ha avuto molto successo e, forse, riusciremo a pubblcizzarlo anche su qualche magazine".
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