Dieci anni dopo, Sacchin ancora sulla piattaforma

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A Melbourne, nel 2007, i suoi voli portarono all'Italia l'ultima medaglia mondiale al maschile. La prima dall'epoca Dibiasi-Cagnotto. Era già passato al trampolino, ma fino a tre anni prima "Era mio compagno di Nazionale nel sincro dalla piattaforma 10 m - ricorda Max Mazzucchi, talent Swimbiz per i tuffi - Christopher è una persona splendida. Umile persino quando vinse quel bronzo mondiale". Stamattina, agli Assoluti di Torino, Sacchin è tornato lì in cima, insieme a Mattia Placidi "Volevo un risultato in più e ho sfruttato l'occasione" spiega a Swimbiz. Certo, è desolante vedere una gara con sole due coppie (l'altra, vincente, era Dell'Uomo-Verzotto) "Non saprei spiegare perché in Italia ci siano pochi piattaformisti. Personalmente, rimettere su un programma sincro da 10 m non è stato una passeggiata, ma l'ho fatto in relativa tranquillità". Perché, superati i trent'anni, Sacchin ha ancora voglia di tuffarsi "Anche se ho iniziato a dare una mano a Cagnotto, su a Bolzano, ad allenare i ragazzi. E' bello mettere la propria esperienza al servizio degli altri". Magari abbinando qualche consiglio musicale "Suono e studio batteria, passione che ho da sempre. Mestiere futuro? Sarebbe un sogno, ma è dura - o da 'personal trainer', lui che era noto anche per il fisico massiccio "Facevo tanta pesistica, per avere più spinta sulle gambe. Il resto era più un contorno, perché gambe giganti e torso mingherlino è un po' brutto da vedere (ride)". Nelle finali pomeridiane, Tania Cagnotto sfiora i 300 punti da 1 m.
 
moscarella@swimbiz.it
 

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