I dolori del giovane Matthew

Copyright foto: swimbiz

Prima Thorpe, poi lui, l’altro australiano delle piscine, ma tuffatore, Matthew Mitcham:è in uscita a dicembre in Australia la sua autobiografia “Twist and Turns” già piena delle anticipazioni bomba che il passato di questo grandissimo della piattaforma, oro dai 10 metri di Pechino,ha solo anticipato in parte.Già, il signor Metthew, ovverossia l’outing fatto persona esploso quando dichiarò alla stampa australiana , poco prima dell’olimpiade del 2008 di essere omosessuale. O come quando parlò della depressione che lo portò a lavorare in un circo abbandonando temporaneamente i tuffi. Tutto o quasi nella norma, per un atleta dall’umanità condivisa con un mondo dove già altri dichiararono anni prima di essere gay, come Louganis. Ma la droga no, e la dipendenza dichiarata dal crystal met ha stupito oltre “la gente mi ha sempre chiesto come una medaglia d’oro e la popolarità non mi hanno cambiato. Ho sempre risposto “Perché cambiare?”, essere se stesso è la cosa più facile..ma mentivo, non era affatto facile…” Per Massimiliano Mazzucchi ex azzurro dei tuffi e talent di Swimbiz “ Oggi nel 2012 l’outing della “droga”, anche se passato, di certo non fa onore all’amico nonché ex avversario. Matthew è sempre stato un ragazzo eccentrico e forse ha accusato la mancanza di attenzione da parte dei media successiva all’intensa notorietà del 2008. Vista la coincidenza delle sue dichiarazioni pubbliche con i Giochi Olimpici, quale novità  dovremmo attenderci  per Rio?”
 
zicche@swimbiz.it
 

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