Stavolta niente collegiale in altura per Ilaria Cusinato, ma non pensate che stia con le mani in mano nel suo Veneto. Motivi personali e di studio l’hanno costretta al temporaneo ritorno a casa “Ma gli allenamenti sono sempre quelli del Moro” ovvero lavoro duro ogni giorno. Del resto, è il motivo per cui lasciò Cittadella “Mi serviva soprattutto capire come allenarmi” spiega a Swimbiz.it l’altissima mistista azzurra. A Ostia è passato dall’odio all’amore, da un duro anno di ambientamento al salto di qualità, un vero centro di upgrade “Lo considero ormai il mio Qg di allenamento, anche se casa resta sempre qui in Veneto”.
Ne approfitta per ripassare un po’ di tecnica, seguita da Fabio Donanzan e Alessandro Chinellato tra Tezze sul Brenta e Campodarsego, per poi puntare decisa agli Assoluti Primaverili, e magari a una finale mondiale, sempre negli amati misti “Ma a me piace ogni gara. Vorrei tantissimo fare i 200 m rana”. Non si fa mancare nulla, di recente protagonista anche di una premiata foto (in alto) di Andrea Staccioli. E in futuro, un posto in 4x200? “Magari dopo i Giochi di Tokyo 2020. Mi tengo aperta mentalmente – e ad oggi, purtroppo – a livello mondiale la staffetta non è competitiva come in passato. Ci appoggiamo sempre a Federica, ma è chiaro che non andrà avanti all’infinito. Però in futuro non si sa mai, vedremo”. Il biennio olimpico non è che all’inizio.