Ha vinto due ori olimpici nello sci di fondo, ma ha sempre amato l’acqua per rigenerarsi in vista delle gare. Relatrice al convegno internazionale Peak Performance di Lignano Sabbiadoro, Manuela di Centa è ospite al Salotto Acquatico di Swimbiz.it, condotto da Christian Zicche, e confronta lo sci italiano della sua epoca con l’Italnuoto attuale, bella e vincente “Quattordici medaglie all’ultimo Mondiale, son davvero tante. Com’eravamo noi, vedo un bel gruppo di ragazze e ragazzi. Quando si creano queste sinergie, anche all’interno della stessa nazionale, c’è ancor più voglia di fare – e naturalmente – non è secondario il contesto della struttura organizzativa, a cominciare dai tecnici. In questo caso 2+2 non fa 4, ma 5”. Italiani non più solo poeti, navigtori, pallonari, sciatori, ma anche nuotatori è una delle frasi più amate dal direttore di Swimbiz “E da Bolzano Tania Cagnotto si tuffa ancora meglio – ricorda Manuela; del resto, lei che è stata anche la prima italiana a scalare munita di bombole d’ossigeno l’Everest sa bene che - se gli italiani hanno voglia di fare qualcosa, ci riescono”. Anche se, da membro onorario del Cio fin dal 1999, rileva “Non va bene che su 45 federazioni sportive italiane, nessuna abbia un presidente donna”.
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