E dopo il Settecolli, Manaudou fa infuriare anche il suo coach

Parbleu, per dirla alla francese. Era il 13 giugno scorso, quando lo Stadio del nuoto di Roma restò sgomento nel vedere Florent Manaudou esibirsi in uno sprint a farfalla durante i 50 m rana. Per giunta non in uno scenario qualsiasi, ma al meeting più importante d’Italia, il Trofeo Settecolli di Roma. Una mancanza di rispetto verso avversari e pubblico, annotò il direttore di Swimbiz.it Christian Zicche(leggi l’editoriale). “Proprio perché sei un simbolo del nostro sport, riconoscibile anche dai non appassionati, sei l’ultimo a poterti permettere certi comportamenti”  aggiunse un tecnico italiano. Manaudou giustificò la decisione come una scelta tecnica: i 50 farfalla, previsti il giorno dopo, erano troppo ravvicinati alla gara a stile libero. E dalle pagine de L’Equipe il suo tecnico Romain Barnier difese a spada l’allievo, spiegando come lui stesso avesse convenuto con Manaudou la decisione. Stavolta, il quotidiano francese raccoglie dichiarazioni di tutt’altro tenore. Ai campionati francesi in vasca corta, un Manaudou in collera per il tempo ottenuto sui 50 m stile ha rinunciato di sua sponte ai 100, mandando Barnier su tutte le furie “Trovo questo comportamento indegno di un campione olimpico, di un nazionale francese, di un membro del cercle de nageurs di Marsiglia e di chiunque rappresenti tanto per il nuoto francese – e rincara la dose - disapprovo totalmente e sono in disaccordo con la sua scelta. Glielo dirò chiaramente al momento opportuno. E’ l’aspetto peggiore di Florent e non amo quando lo mostra. Sta a lui affrontare le conseguenze”.
 
moscarella@swimbiz.it

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