Il Moro veggente “Pellegrini? Dopo Rio può continuare”

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Inevitabile commento a margine della prima vera vasca stagionale: è evidente che il primo catalizzatore di attenzione generale e mediatica in Coppa del Mondo sia Federica Pellegrini, buona la sua ouverture sui 200 stile libero visti ieri a Doha, Qatar. Ma come è inevitabile, la prima donna del nuoto azzurro istiga ragionamenti e previsioni al limite dell’azzardo, in un mix evidente nell’anno più importante di un quadriennio, che è ovviamente l’Olimpiade. Quarta Olimpiade quella di Federica, la grande dama della bracciata monitorata nel tepore di Ostia (ventidue gradi oggi al termometro) da un osservatore di primo piano, Stefano Morini coach dell’anno uscente per questo ancora in corso 2015. Privilegiato perché oltre ad averla allenata in passato il Moro ha condiviso con la premiere dame il collegiale di altura a Livigno non più tardi di un mese fa “Federica ha un passo straordinario di natura, quello che ha fatto ieri su 200 è molto buono” e sul lato tecnico non ci piove, perché ogni uscita della Divina da qui a Rio sarà tutto un riflettore acceso e su ogni passo verrà radiografizzata. Certo la grande scommessa è lì sempre a forma di quel podio stregato che nell’ultima di Londra olimpica le diede una doppia amarezza. Ma la Pellegrini attuale, post 2012 per intenderci sembra entrata in uno stato di grazia mentale e fisica come un tagliando di sicurezza per le ambizioni del nuoto azzurro “tutte dovranno fare i conti con lei la prossima estate, ma certo a ben vedere Federica che è una risorsa inestimabile per il nuoto italiano e mondiale può avere ancora stimoli e condizione per andare avanti almeno per una stagione ancora”.
 
zicche@swimbiz.it
 

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