Da quelle parti, ormai, il Circolo Canottieri Aniene è di famiglia. Collegiale in Val Senales, consuetudine della squadra romana. Come del resto gli allenamenti in altura, topos nella preparazione acquatica “Per noi è una tradizione, già dall’89 con Bubi Dennerlein – racconta a Swimbiz.it il tecnico Massimo Meloni, direttamente dal collegiale gialloblu – andiamo sempre in alta quota almeno due o tre volte l’anno. Quest’anno abbiamo anticipato, sia per esigenze di orario, sia per provare ad aumentare un po’ il volume degli allenamenti”. Coach Gianluca Belfiore, nel ritiro in Trentino Alto-Adige insieme a Meloni(leggi l’editoriale), aggiunge “L’altura è ideale per i nostri atleti, considerato che abbiamo molti duecentisti e quattrocentisti”. Tra loro, anche Alex Di Giorgio che vuole tornare in orbita 4x200 “L’ho allenato fino al 2013, arrivando all’Olimpiade di Londra 2012, in staffetta, e in gara individuale ai Mondiali dell’anno successivo – commenta Belfiore – poi abbiamo concordato che provasse l’esperienza con Federica Pellegrini e il gruppo di Philippe Lucas, che poteva certamente essere stimolante. Purtroppo non ha funzionato e, dopo un anno con Mirko Nozzolillo, ha deciso di tornare con me. Il suo recupero dovrà anzitutto essere fisico, così da riacquistare anche fiducia e convinzione”. Molti tecnici, di contro, diffidano dall’usufruire dell’altura con i velocisti “Io non sono d’accordo, guardare Magnini per credere – dichiara Meloni – la questione è che la montagna è faticosa, ma certo non va impostato con i velocisti lo stesso lavoro dei mezzofondisti”. In periodo invernale, Meloni concede anche ai suoi atleti di sciare “Chiaramente nelle pause tra gli allenamenti e stando attenti a non farsi male. Ma per me sci e nuoto legano bene – attività utili anche a cementare il gruppo – ma il nostro è già un team molto unito. I ragazzi giocano a carte insieme e dormono tutti in foresteria all’Aquaniene”.
moscarella@swimbiz.it
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