Lo stano caso di Kylie Palmer

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C'è chi, come Federico Colbertaldo, da quasi dieci anni aspetta che arrivi per posta una medaglia mondiale. Ma che dire di una positività all'antidoping, risalente ai Mondiali di Barcellona 2013, di cui la Fina avrebbe dato notizia solo l'aprile scorso? E' quanto afferma in un comunicato ufficiale Swimming Australia che, da regolamento Fina, ha preventivamente sospeso il soggetto in causa, la medagliata a olimpica Kylie Palmer, in attesa "Di un giusto ed equo processo da parte della Fina". Mentre il tipo di sostanza "Presente in minima traccia nel suo organismo" sottolinea il comunicato, non è stato ancora reso noto, il caso si presenta come ancor più bizzarro della "squalifica nascosta" di Sun Yang, un altro che si allenava in Australia(leggi qui). La federnuoto australiana, indignata dall'andamento della vicenda, si dichiara pronta a "Garantire a Kylie e alla sua famiglia il massimo sostegno", perché la staffettista della 4X200 stile nazionale, al momento, sarebbe fuori dal team Australia per i Mondiali di Kazan. In un contro-comunicato, la Fina ha spiegato che la bassa percentuale della sostanza (ancora senza un nome) nell'organismo della Palmer non avrebbe reso necessario un intervento. Ma un appello della Wada, agenzia mondiale antidoping, alla Corte di Losanna ha obbligato il governo mondiale del nuoto a procedere. Dopo aver informato l'atleta della positività all'antidoping l'aprile scorso, anche le controanalisi richieste da Kylie Palmer hanno confermato la presenza di blande tracce della sostanza proibita e due giorni fa l'atleta ha accettato la sospensione preventiva dalle gare.
 
moscarella@swimbiz.it
 
Federica Pellegrini ha ritwittato l'articolo di Swimbiz.it:

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