Ostia, il salotto acquatico d’Italia

“Dopo aver aspettato a due ore in aeroporto, finalmente siamo a Roma”. Le parole della campionissima lituana Ruta Meilutyte – 1’05”46 nei 100 rana e 29”88 nei 50, prime prestazioni mondiali 2015, nel week end di gare a Canet in Francia – tradiscono l'essenziale umanità degli atleti. Ma una volta superata la paura di atterrare, Roma è sempre Roma. Un nome che, da solo, val più di qualsiasi brand. Di recente, a Swimbiz.it l’ha confermato anche Massimiliano Rosolino(leggi qui) “Quando gli stranieri gareggiano al Settecolli, sono felici già per il solo fatto di stare a Roma”. E celeberrima fu la domanda di Michael Phelps a Roma 2009 “Sono stati gli antichi romani a costruire lo Stadio del Nuoto?”. Egual valore assume, ormai, anche la limitrofa Ostia con un Centro Federale da sogno. Non a caso Swimbiz tiene molti dei suoi Salotto Acquatici in quello che è, a tutti gli effetti il salotto acquatico del Belpaese. I suoi corridoi, le sue stanze, il suo sole quasi perenne e, naturalmente, le sue vasche spesso teatro di collegiali e competizioni nazionali e internazionali. L'ideale per ospitare il meglio del nuoto mondiale e sfoggiare le natateccellenze made in Italy: oltre alla Meilutyte, anche il giapponese Takeshi Matsuda e la svedese Therese Alshammar sono ositi del Centro. L’anno scorso, di questi tempi, Ranomi Kromowidjojo apprezzava in egual misura le strutture del polo natatorio e il lido di Ostia. Tutti, italiani e stranieri, perfettamente a loro agio. In attesa di presenziare al grande appuntamento del Settecolli.
 
moscarella@swimbiz.it

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