Uno si stupisce di trovarsi di fianco quell'icona a cui, da bambino, chiedeva una foto balbettando per l'emozione. L'altro, l'icona, si stupisce di essere ancora bordo vasca, ancora davanti a un microfono a dire "Non so cosa stia succedendo, com'è possibile che io sia qui dopo soli sei mesi - commenta Gran Hackett ai media australiani, dopo il suo bronzo nei 400 stile dei campionati nazionali chiusi in 3'46"53, da 4° posto nel ranking mondiale 2015 - forse sono un po' più vecchio e un po' più forte. Chissà cosa saprò fare dopo altri sei mesi". A 34 anni, seguito dall'ex coach di Sun Yang Denis Cotterell, The Machine diceva di essere tornato solo per divertirsi(leggi qui); evidentemente si diverte solo sul podio. La nazione è già re impazzita per lui: con un sesto posto nei 200 stile libero, volerebbe ai Mondiali di Kazan 2015 con la staffetta 4X200. La vittoria nei 400 è andata a Mack Horton, 3'42"84 gli sarebbe valso il bronzo olimpico 2012 o l'argento mondiale 2013. Compagno d'allenamenti dell'azzurro Gregorio Paltrinieri durante la sua esperienza australiana(leggi qui), Horton vuole ora concentrarsi sui 1500 stile libero, distanza prediletta di Hackett (m il veterano, in quest'occasione, non li nuoterà) e dello stesso Paltrinieri. Con il possibile ripensamento di Usa Swimming sulla presenza di Michael Phelps ai mondiali che resta ostico a realizzarsi, l'Australia potrebbe ora guadagnare una medaglia sui concorrenti d'Oltrepacifico per la storia più inseguita dai media (e dagli sponsor).
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