Michael Phelps e il possibile “perdono” mondiale, per bontà o per le tv?

Copyright foto: nightly news

E’ già un’ispirazione per il ritorno di Grant Hackett, ha riconquistato in poco tempo i suoi fans ed è anche promesso sposo(leggi qui). Ora Michael Phelps potrebbe anche ritrovare il suo posto nel team Usa che andrà ai mondiali di Kazan 2015(leggi qui): a ESPN, oggi il Direttore Esecutivo di Usa Swimming, Chuck Wielgus, ha aperto alla possibilità. Il sostituto nei 200 misti, Tyler Clary, già si dice pronto a ridare a Phelps il posto; dalla federazione americana smorzano facili entusiasmi, ma si stanno esplorando i recessi degli statuti di Fina e Usa Swimming alla ricerca di aperture. Ma quanto vale un Mondiale senza Phelps? “La vera domanda è quanto varrebbe con Phelps. L’interesse delle televisioni, gli sponsor in più…” dichiara a Swimbiz Marcel Vulpis, Direttore dell’agenzia Sporteconomy. “La stessa Omega - partner Fina, se pure ha oggi Chad Le Clos come simbolo – per tanti anni è stata rappresentata da Michael Phelps”. Possibili ‘spinte’ economiche per un Cannibale mondiale “E per me l’interesse televisivo sarebbe anche superiore al solito: è un Phelps che cerca il podio, a un anno da Rio, dopo tutti i problemi personali che ha avuto” aggiunge Christian Zicche, Direttore di Swimbiz. E l’immagine della federnuoto americana, che tendenzialmente non fa sconti “Non penso subirebbe conseguenze – prosegue Vulpis – in fondo i trials sono le ‘primarie’ del nuoto americano: o fai il tempo, o non lo fai. Certo questo ritorno è una scommessa rischiosa per Phelps: anche se non sarà una medaglia in più o in meno a cambiare la sua storia, al momento del ritiro ci ha abituato a un’immagine vincente”.  Non vede quel rischio, Christian Zicche “Più che il nuotatore, è l’atleta del millennio. A Rio cercherà la ‘ciliegina’, un’altra casellina da riempire: un oro a quell’età, oltre Pablo Morales, lo porterebbe dalla storia alla leggenda”.
 
moscarella@swimbiz.it

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