Metella, un oro più forte della malaria

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Mercoledì è stato uno dei protagonisti della staffetta 4x100, con quel 3'03"78, salendo insieme ai compagni del Cercle de Nageurs de Marseille, Clement Mignon, Fabien Gilot, Florent Manaudou sul più alto gradino del podio. E dire che, dietro a questo grandioso traguardo mondiale, aleggiavano i postumi di una malattia infettiva, contratta qualche mese fa. A raccontarlo al L’Equipe, dopo un periodo di assoluto silenzio è stato proprio lui, il farfallista francese Mehdy Metalla. Tutto risale alle scorse vacanze nel suo Paese d’origine, la sudamericana Guyana francese, quando una puntura di mosquito gli avrebbe causato la Chikungunya: una forma di malaria, con accessi febbrili, dolori muscolari e articolari. “Teoricamente dovrebbe esser debilitato” commenta a Swimbiz il dottor Alessandro Ricci, medico che segue anche eventi master per la Fin. In effetti, dopo le batterie 50 farfalla di stamattina, aveva ammesso di accusare ancora un po’ di fatica, ma in serata ha comunque guadagnato l’accesso in finale. “E’ sorprendente che si sia ripreso e ai quei livelli, il suo organismo deve aver reagito molto bene dopo la malattia”.
 
ugo@swimbiz.it

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