I Fina Awards non “vedono” l’Italia. E nel 2018 la vasca corta va in Cina

Copyright foto: Gian Mattia D'Alberto-La Presse

Ieri serata di gala "memorabile", citando il comunicato ufficiale Fina, in quel di Doha. A fare da trait d'union fra la Fina Convention e i Mondiali di nuoto in vasca corta, sono stati assegnati i Fina Awards 2014. I titoli di miglior nuotatore e miglior nuotatrice dell'anno sono andati rispettivamente a Chad Le Clos e Katinka Hoszzu. Magiara pigliatutto, tra "World Cup, quattro record mondiali in vasca corta e sei medaglie europee". E il sudafricano premiato "Per le sue 27 vittorie in World Cup e le quattro medaglie ai Giochi del Commonwealth". Con tutto il rispetto per il sublime Le Clos e per sua maestà, un po' stupisce che i Giochi del Commonwelath abbiano avuto, nella votazione, un peso superiore agli Europei di Berlino. Berlino dove, peraltro, l'Italnuoto ha vinto la classifica per nazioni, ma anche i singoli si sono distinti; come Gregorio Paltrinieri, che ha doppiamente entusiasmato il pubblico, sugli spalti e a casa, nuotando persino con la testa alta. Ma, come lui, potevano meritare attenzione il record mondiale di Adam Peaty o i quattro ori di Florent Manaudou, O, nelle acque libere, gli exploit europei di Sharon Van Rouwendaal, contro la Fina World Cup vinta dalla brasiliana Cunha. Intanto, oggi a Doha è stata annunciata la sede della Convention Acquatica e dei Mondiali in vasca corta 2018: Hangzhou, in Cina "Importante partner della Fina. Siamo sempre felici di tornare in questa bellla nazione" ha commentato Julio Maglione, Presidente della Fédération internationale de Natation.
 
moscarella@swimbiz.it

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