Tamas “Vedo Orsi oltre lo stile libero”

Copyright foto: Gian Mattia D'Alberto-La Presse

Nuota bene, prima di nuotare forte. Una filosofia che il tecnico federale Tamas Gyertyanffy sposa da sempre “E’ importante saper nuotare i quattro stili, fin da giovane. Per affinare la tecnica e toglierti stress: non giocartela ‘all-in’ in una sola gara, ma avere sempre una carta segreta - commenta a Swimbiz – e per cambiare lo stile se hai la strada sbarrata da avversari troppo forti o se trovi la gara più abbordabile in un dato momento. In tanti hanno fatto così a Berlino”. Trovando l’intesa della Fin, Tamas porterà un manipolo di atleti al meeting Azzurrissimo di Empoli (1 novembre), tappa di un percorso volto ad abituare gli atleti a più gare per ogni giornata “E’ più difficile farlo con atleti già sviluppati, ma ci provo. In Italia ci sono squadre e allenatori che seguono la mia filosofia, ma tanti giovani allenatori, per comodità, insistono in un solo stile: un bambino cade in acqua di schiena ed è un dorsista. Oppure trovano il talentino e vogliono cavalcare l’onda”. Oltre che per ‘cultura natatoria’ nuotare bene più gare e più stili ha un influsso psicologico “Scarica lo stress e accelera il recupero. Ad esempio un velocista dev’essere abituato a fare 2-3 gare singole più la staffetta. Non può dire ‘non ho recuperato, non posso nuotare la staffetta’ o metterà in difficoltà il gruppo – e Tamas fa notare come – in Italia chi nuota i misti si allunga la carriera, salvo i talenti maggiori o casi fortuiti”. Naturalmente, dà anche la possibilità di cercare il podio in più gare “E’ più semplice per chi nuoti 400 misti fare 200 farfalla o dorso, che far nuotare i 50 in altri stili a un velocista – ma ci sono eccezioni – Morozov raccoglie buoni frutti anche a dorso o a rana. E Marco Orsi, oltre allo stile, sa far bene anche 100 misti e tutti i 50”.
 
moscarella@swimbiz.it

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