L'Equipe usa un'espressione forte: sei mesi d'esilio. Tanto è durato il 'sogno australiano' di Camille Lacourt, che ha rifatto i bagagli per tornare ieri in patria, a Marsiglia, figlia e compagna al seguito. Due 'trampoli' al posto delle gambe, due ori ai Mondiali di Barcellona, la cicogna era, tuttavia, migrata in Oceania "Per tornare il numero uno". Lo verificherà agli Assoluti (8-14 aprile), sfidando ancora una volta Jérémy Stravius a dorso. Al recente Golden Lanes di Amiens, Stravius ha alzato la cresta, in mancanza degli altri galletti. Ma a Chartres ci sarà una cicogna in più.
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