Il trofeo Mare Nostrum, dopo Montecarlo, fa tappa a Barcellona e i paragoni con quello che succederà tra un mese a questa parte sempre nella città catalana sono inevitabili. Prove di Mondiali, prove di cronometro. Ruta Meilutyte in una settimana cancella Yulia Efimova dal registro dei record europei, portandole via, dopo i 100 rana in 1’05”20 anche i 50. Addirittura 29”96, la prima a scendere sotto i 30 secondi senza costumone e il primato mondiale di Jessica Hardy (29”80) già barcolla. Perfino l’allenatore di Ruta, Jon Rudd, si sorprende del recupero e della potenza della giovane lituana e non vede l’ora di vedere i suoi 100 di oggi. Tempi e distanze diverse invece per Mireia Belmonte Garcia, idolo di casa, che prima vince senza problemi gli 800 poi ingaggia un bellissimo duello nei 400 con la stakanovista Katinka Hosszu, reduce da un vero e proprio tour de force, tra piscina e mare aperto. Ad avere la meglio è l’ungherese (4’35”60) però Mireia è forse già orientata alla prossima sfida. Domenica infatti parteciperà nelle acque del porto di Barcellona alla 5 km dei Campionati spagnoli di fondo: non un allenamento particolare ma la volontà di rituffarsi in quello stesso mare tra un mese, ai Mondiali. Se centrerà la qualificazione, la 5 km sarebbe la sua settima gara (oltre a 400, 800 e 1500 stile, 200 farfalle, 200 e 400 misti). Giustificazione? Non capita tutti i giorni di giocare in casa.
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