Soddisfazione e celebrità. I campioni del nuoto riescono sempre più a vedere ripagate le loro fatiche grazie a premi, inviti istituzionali, programmi tv. È successo ad esempio questa notte a Missy Franklin, che, come raccontato prontamente dal vicedirettore di Swimbiz, ha vinto i Sullivan Awards, un riconoscimento alla sua forza in acqua e fuori. Cameron Van Der Burgh, invece, ha deciso di rinunciare alla finale dei 100 rana ai Campionati sudafricani per partecipare al Bergen Swim Festival, meeting norvegese, da quest’anno intitolato alla memoria di Alexander Dale Oen. Il desiderio di riportare l’attenzione sul suo grande amico e compagno d’allenamento scomparso ormai un anno fa, ha spinto Van Der Burgh a correre un piccolo rischio: il tempo per partecipare ai Mondiali di Barcellona lo ha già segnato in semifinale e in teoria nessuno sembra poterlo battere, ma la certezza della qualificazione arriverà solo questo pomeriggio. Una vita fuori dalla vasca invece, pur sempre dinamica, per Ed Moses, campione olimpico in staffetta a Sidney 2000 e ora impegnato in vari show televisivi: dopo Big Brake e Stroke kings Moses parteciperà a Oh Sit!, il nuovo programma della CW Tv dove 12 concorrenti dovranno superare vari ostacoli a suon di musica. Ma si può anche smettere con il nuoto per dedicarsi a qualcosa di meno atletico, anche se non per forza meno stressante. È stata la scelta dell'italiano Mattia Bonatti, atleta del team Lombardia, che di fronte a una proposta concreta di lavoro per un ristorante ha lasciato l’acqua clorata per quella che bolle in pentola. Ora come chef ha ugualmente tante soddisfazioni e anche qualche ora per non perdere il suo fisico, però in piscina al massimo 850 metri!
caminada@swimbiz.it