Benedetta Berlino. Dopo la prima gara, Mazzucchi era già senza voce per il tifo dagli spalti. L’ex Azzurro e talent Swimbiz dei tuffi racconta che “Quando ho visto Tania uscire dall’ascensore, mi è venuto spontaneo abbracciala, neanche fossi il suo primo tifoso – e forse è questo che distingue Tania Cagnotto da tanti atleti – crea un senso di affetto vero, oltre il tifo, in chi la sostiene. I vicini di casa, al ritorno dagli Europei, le hanno preparato un bentornato”. Sarà che la ragazza ispira realmente l’immagine da eterna buona vicina da casa; competitiva, ma mai ossessionata dalla vittoria o da se’ stessa “E così arriva in gara con la giusta tranquillità. Nelle sue interviste, sembra quasi sia stato un altro a vincere. E dopo l’argento dai 3 m era arrabbiata, non per l’oro mancato, ma perché si era concessa un istante di ‘relax’ all’ultimo tuffo”. In fondo, stava dominando quella finale; in fondo, Tania non si concede mai pause “A Berlino ho visto realmente la Tania professionista. Da ex atleta trovo incredibile chi, finita la gara, senza batter ciglio si concede ai fans, allo sponsor, agli amici… - dopo l’oro nel synchro – abbiamo festeggiato ‘a metà’: solo Francesca Dallapé si è unita a noi, perché Tania aveva un’altra finale il giorno dopo. Mi son detto: povero Hausding, che vinceva una medaglia al giorno e non poteva festeggiare!”. Un altro concentrato al massimo in gara è Francesco Dell’Uomo “E lo è fin da quando da ragazzo si tuffava ad Atene 2004”. Chi ha sorpreso, è stato l’inedito duo Tocci-Benedetti, 4° con un giorno d’allenamento “Penso si possano sfruttare i collegiali per sperimentare nelle coppie di tuffatori, trovando la combinazione migliore per la Nazionale”.
moscarella@swimbiz.it