Acqua rinascita e conquista: dalle medaglie olimpiche alla vita in attesa, nelle piscine al coperto

Tanta voglia di azzurro. Tanta voglia di immergersi in acqua e risentire quella carezza benefica sulla pelle che fa rinascere. Servirebbe poco per stare meglio, a molte persone che a oggi ancora attendono. Basterebbe poco, forse, ai gestori degli impianti al chiuso per tornare a respirare. Intanto lo faranno le piscine all’aperto e con rigorosi protocolli da seguire.

Quell’azzurro della vasca ricorda un altro azzurro, che in questi giorni si sta facendo bello per Tokyo. Anche i campioni dell’Italia Team hanno cominciato a nuotare in quegli impianti chiusi, senza una data fissa a cui guardare per staccare dai blocchi e non avere più un traguardo finale a cui toccare. Nuotare all’infinito. Questo vorrebbero fare i praticanti di tutta Italia. L’esercito dei 5 milioni aspetta. O una parte di esso attende, mentre l’altro potrà ripartire nell’azzurro delle acque, sotto l’azzurro del cielo del 15 maggio.

Simbolo di vita l’acqua. Simbolo di nascita l’acqua. Di purezza. Di perdono anche. E quanto dovrebbe essere perdonato questo periodo di fermo? Tantissimo, probabilmente. L’acqua. Sollievo dell’anima e della mente solo a pronunciare quella parola. Manda via l’ansia, la paura, la depressione. Fa bene anche agli occhi. E se immersi in essa i campioni della Nazionale di nuoto, di pallanuoto, di nuoto sincronizzato e di tuffi, alcune delle discipline acquatiche, accendono entusiasmi ed emozioni allora l’acqua in se stessa assume in valore ancora più importante. Federica Pellegrini è diventata la più grande nell’acqua di una piscina. La Divina, che come le dee greche antiche, si è dissetata nell’acqua della piscina e ne è riemersa piena di medaglie. Attende Federica di volare a Tokyo per prendersi un altro titolo olimpico, quello di chiusura della carriera. Paltrinieri ne proverà due di ‘acque’. Salata e non. Il mare è là che l’attende. Nel Golfo di Tokyo il fondo lo accoglierà come da suo desiderio. E il mezzofondo lo aspetterà in vasca, con cloro e colore azzurro, per rincoronarlo ancora Re dei 1500. Troveranno forza dalla purezza e dall’energia dell’acqua. La forza del mare nella forza delle braccia di Greg, la forza dell’acqua della piscina, nella forza delle gambe e delle braccia di Fede. E’ uno strumento di rigenerazione l’acqua. Farebbe un gran bene in queste settimane di Covid, ancora. Mentre la campagna vaccinale, che prosegue anche nei centri federali Fin del Lazio, si fa avanti, proteggendo persone e sogni che si vogliono realizzare.

Passa tutto dall’acqua. Anche il vaccino anti coronavirus. In senso metaforico, ma probabilmente lo fa. se la lotta medica si svolge anche nei poli natatori italiani, per mano dei medici. C’è sempre una mano allora che interviene. In volé verso la piastra, le mani di Greg e Fede si muovono per levigare l’acqua e portarla in favore di sé. Si fanno strada i campioni azzurri verso il traguardo. Lo fanno anche una esordiente olimpica come Benedetta Pilato, insieme all’esordiente compagno di Nazionale Alberto Razzetti. Tra la rana e i misti lo spettacolo non cambia. Ed è sempre l’acqua ad intervenire sui corpi e nelle emozioni degli atleti. Si unisce allora la natura e lo sport. Insieme fanno una forza dirompente che abbatte tutti i muri. L’etimologia ne parla. La parola acqua fa riferimento al ‘piegare’ e all’umore. Si potrebbe piegare allora la pandemia al volere dell’acqua. Il cloro, come da ricerca inglese, abbatte il Covid ed a una certa temperatura. L’acqua pulisce, sanifica. Lo fa tramite le bollicine degli strumenti ormai di uso comune in aziende e centri sportivi. Anche nelle case degli italiani. Ma passa tutto dall’acqua. La purificazione dal virus, la conquista delle medaglie e il vaccino dei sanitari italiani.

Un’ acqua che fa rinascere. Un’acqua che da emozioni. Di colore azzurro. Un azzurro nazionale che vuole tornare a vincere.

 

giorgi@swimbiz.it 

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