Alessia Filippi: “Da romana mi spiace non avere le olimpiadi nella mia città. Sono convinta che non è stata una decisione facile”

Copyright foto: Giorgio Scala - deepbluemedia - swimbiz

Per un simbolo del nuoto e dello sport romano come Alessia Filippi partecipare ad una Olimpiade nella sua città, anche se non da atleta, deve essere un sogno. Un sogno che la mancata firma del Presidente del Consiglio Mario Monti alla candidatura di Roma alle Olimpiadi del 2020 ha fatto svanire. 
Raggiunta telefonicamente da noi di Swimbiz Alessia racconta le sue sensazioni dopo la mancata candidatura di Roma alle Olimpiadi del 2020. 
"Da romana ci sono rimasta male - commenta Alessia- sono certa però che prendere una decisione come quella di non firmare la candidatura di Roma 2020 non è stato affatto facile. Sappiamo che questo non è un momento facile per la nostra nazione dal punto di vista economico, ma penso che un appuntamento come quello Olimpico avrebbe portato sviluppo. Certamente non le avrei vissute da atleta, ma mi sarebbe piaciuto far parte del Comitato Organizzatore. Ne ero stata inserita ed in qualsiasi maniera avrei contribuito anche io."
Nella sua carriera da nuotatrice Alessia ha però già provato l'emozione di vincere un oro nella sua piscina di casa, quella del Foro Italico. E' successo nel 2009 quando Alessia conquistò l'oro nella prova dei 1500 stile, arrivando anche al bronzo negli 800
"Per me - continua Alessia- quella è stata una emozione indescrivibile. Vincere a Roma, davanti a quel pubblico è una cosa che porterò dentro di me tutta la vita. Vincere un mondiale, insieme alla medaglia olimpica, sono i massimi risultati che ogni atleta può ottenere nella sua carriera sportiva, ed io sono felice di essere riuscita a conquistare entrambi." 
pizzi@swimbiz.it

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