“Otto ori mondiali. Dodici record del mondo”. Un palmares impressionante per Alessia Zecchini, nazionale azzurra Fipsas, un fenomeno nel suo sport. Il suo primato mondiale con monopinna è 250 m , cinque vasche senza mai respirare. Senza attrezzi, supera le tre vasche: 171.22 m. Ai recenti Europei di apnea, a Cagliari, dopo la prima giornata era arrabbiata. Molto arrabbiata “Non per l’argento, ma perché avevo completamente sbagliato la gara” racconta a Swimbiz.it. Unico break da un carattere sempre spontaneo e solare “Penso sia il miglior modo di vivere le gare: l’importante è uscire soddisfatta da quel che ho fatto”. Se poi non essere al 100% della condizione vuol dire vincere un oro e due argenti, male non fa.
Alessia, quest’anno, si era concentrata sull’apnea di profondità, raggiungendo un primato che inseguiva da anni. Al Vertical Blue delle Bahamas, è scesa a -102 m di profondità, arrivando a -104 pochi giorni dopo(leggi qui) “E’ quella che preferisco. Per me non c’è paragone con la piscina”. Il contatto col mare, l’aria fresca, la luce e l’ambiente naturale... non è un caso se il Cio guardi ad essa con interesse per un possibile inserimento alle Olimpiadi “L’apnea t’insegna a vivere il mare con più consapevolezza: troppi guardano solo la superficie, ma sotto il mare c’è un intero mondo – in alcuni ei posti più belli del globo – quest’anno andrò a Dahab in Egitto, poi in Honduras e a Kaş in Turchia”. Apnea significa anche vivere il mare in sicurezza “Insegna valori importanti. Insegna a respirare meglio, fondamentale per la vita”.
Fotogallery a cura di Stefano Salvi/Monya Rossi-Salvimar Fluyd: