L’ultimo tuffo, quello nella vita oltre il trampolino. Si ritira con il sorriso e con decisione Alexandre Despatie, il talento canadese da ogni altezza, che a 28 anni di cui 15 ricchi di successi (il primo, tredicenne, ai Giochi del Commonwealth del 1998) ammette a se stesso che “è tempo di fare qualcos’altro”. Londra è stata la sua ultima sfida, il suo ultimo atto di coraggio dopo l’ennesimo, brutto infortunio. Barcellona e Rio, nella sua filosofia, sarebbero presunzione. Max Mazzucchi, ex azzurro e talent di Swimbiz, ripercorre nei suoi ricordi la carriera del campione: “La prima volta che lo vidi fu a Rostock nel 2000, quando all'età di 15 anni eseguiva tuffi di altissimo coefficiente con estrema facilità. Ha iniziato come piattaformista, ma poi ha dimostrato di non temere nessuno anche dal trampolino (è l’unico tuffatore ad aver vinto un titolo mondiale da 1, 3 e 10 metri, ndr). Facemmo la prima Olimpiade insieme dalla piattaforma a Sydney, dove per un soffio arrivò 4° dopo lo Zar Dimitri Sautin”. Da lì in poi una serie di successi pazzeschi che lo hanno portato a detenere il record di punti dal trampolino dei 3 metri proprio in casa sua, a Montreal 2005, superando abbondantemente gli 800 punti. Oggi sono 10 anni dal suo oro nella piattaforma in Spagna: “Proprio a Barcellona nel 2003 mi dava qualche consiglio per alcuni tuffi dai 10 metri” continua Mazzucchi “e stabilimmo che il tuffo 307c era considerato "le moment de la veritè" nel senso che se fosse venuto bene allora lo stato di forma era arrivato”. Ora è arrivato un altro momento della verità per Despatie, sicuramente lo affronterà con la stessa perfezione di un 307c.
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