Anche Greenpeace lancia l’allarme per Rio 2016

Copyright foto: getty images

Batteri, tracce di metallo (zinco, rame, persino mercurio) e il 70% dell’acqua non trattata. I laboratori di Greenpeace fanno riferimento principalmente alla baia di Guanabara, futuro teatro delle gare di vela alle Olimpiadi 2016 di Rio. Tuttavia, i liquami di quelle acque si riversano anche a Copacabana, dove si svolgeranno le gare di triathlon e acque libere. Le analisi risalgono al 2002 “Ma, dalle ultime notizie, la situazione sembra non essere mutata granché” ha spiegato, in un comunicato, il dottor David Santillo, esperto mondiale d’inquinamento marino. Pochi giorni fa, il sindaco di Rio, Eduardo Paes, aveva ammesso che non sarà possibile ripulire le aree inquinate entro i Giochi 2016.
 
moscarella@swimbiz.it

Facebook
Twitter
LinkedIn
WhatsApp
Telegram