Quasi trent'anni dopo Michail Gorbačëv, in Russia si parla nuovamente di Glasnost', trasparenza. La Fina, organo internazionale del nuoto, pubblica oggi in una nota ufficiale le modalità con cui saranno effettuati i controlli ai Mondiali di nuoto di Kazan, la prossima estate. "I campioni saranno raccolti dalla Rusada - l'agenzia antidoping russa - sotto la supervisione della commissione controllo antidoping della Fina istituita per l'evento". I campioni saranno analizzati nel laboratorio di Mosca, approvato dalla Wada, agenzia mondiale antidoping. "La Fina ha avvicinato altri laboratori approvati dalla Wada, invitandoli a mandare i loro esperti per collaborare col laboratorio di Mosca. Il Ministro dello sport russo, Vitaly Munko, sta pienamente collaborando all'attuazione di questa procedura, come già alle Olimpiadi Invernali di Sochi 2014" specifica la Fina. Da anni il nuoto russo soffre un'eccesiva incidenza di atleti positivi all'antidopng, al punto che la federnuoto russa stessa rischia una squalifica dalla Fina, in caso di ulteriori casi(leggi qui); per questo, non sorprende questo focus sulla procedura dei test antidoping a Kazan.
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