Ci voleva subito uno scossone per scrollarsi di dosso gli ultimi ricordi residui di Londra olimpica. Di nuovo allo splendido Aquatics Centre, quattro anni dopo, ma è come se invece il tempo fosse tornato indietro per dare un’altra chance all’Italnuoto. L'esordio di Gabriele Detti a questo Europeo, primo azzurro nella prima gara, rappresenta anche quello dell’intero nuoto italiano. Che riparte con tutta la sua storia al seguito. ORO netto e indiscusso - il norvegese Henrik Christiansen argento in 3'46"49, bronzo all'ungherese Peter Bernek in 3'46"81 - tempone (3'44"01 record dei campionati), a tre mesi da Rio olimpica. "Lo volevo - dichiara, felice, ai microfoni Rai - è bello cantare l'inno dal primo gradino del podio. E' tutta un'altra cosa".
Stefano Morini, zio e coach, avvisava recentemente da un convegno a Catanzaro(leggi qui) “L’anno scorso, purtroppo l’infortunio ha tenuto fuori Detti per l’intera stagione. Ma, paradossalmente, ha anche dimostrato l’importanza dei recuperi. Gabriele si è liberato di tutte le ‘tossine’ e, quand’è tornato a gareggiare, era una belva. Non col dente avvelenato, ma con una nuova ‘cattiveria’ agonistica”.