E' la distanza olimpica, la gara più densa di avversari di altissimo livello. E' il momento della 10 km in acque libere femminile, ai Mondiali di Budapest, con l'argento olimpico in carica Rachele Bruni a rappresentare l'Italia insieme alla rampante Arianna Bridi. Il fondo per eccellenza, insieme alla 25 km, dove più della velocità contano strategia, pazienza e decisione nei momenti topici.
Sono la campionessa mondiale, Aurelie Muller, e quella olimpica in carica, Sharon Van Rouwendaal - peraltro compagne di allenamento sotto il tecnico francese Philippe Lucas - a dettare il passo. Come compagne di squadre, nelle'Esercito, sono le due azzurre. Dopo un'ora di gara, Rachele Bruni è in 6° posizione e gradualmente risale. Bridi approfitta di un rifornimento della Muller per piazzarsi in testa. Il gruppo si compatta, sale la tensione e arriva anche qualche gomitata. Normale amministrazione. Dopo un'ora e mezza, le due azzurre sono sempre in scia alla Muller, con la solita brasiliana Ana Marcela Cunha a provare a insidiarle. E' il momento clou della gara.
Muller può staccarsi definitivamente e volare fino all'Oro, lasciando le azzurre a fare a spintoni con Cunha, persino superate da una Samantha Arevalo fin lì attendista. Un sorpasso con Argento quasi beffardo, pensando che l'ecuadoregna fu ospite del collegiale azzurro a Livigno(leggi qui). Per la terza piazza, Arianna Bridi tocca quasi in contemporanea con Ana Marcela Cunha. E' il fotofinish a ufficializzare il Bronzo dell'azzurra, più lesta nel toccare in basso la piastra, ma per gli annali è ex aequo. Nonostante la giovane età, è ormai una sicurezza della nazionale. Quest'anno protagonista di primo piano nella World Cup, già campionessa europea, e ben integrata nel gruppo azzurro fin dal suo primo inserimento(leggi qui).
Rachele Bruni a caldo sarà forse dispiaciuta di non vincere la sua prima medaglia mondiale, ma deve solo essere orgogliosa della sua ennesima, ottima conduzione di gara. E non può che festeggiare Fabrizio Antonelli, tecnico delle due atlete italiane.