Aspettando i Mondiali, benvenuti sul pianeta Doha

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“Mr Candela, lei seguirà la 35° corsia”. Lì per lì pensava di aver sentito male, che il suo inglese fosse arrugginito “Ma la piscina dei corsi di nuoto è divisa per il largo, quindi può arrivare anche a una quarantina di corsie” racconta a Swimbiz Fabrizio Candela, allenatore catapultato per venti giorni dalla provincia catanese a Doha, Qatar. I collegamenti col mondo non sono al livello di Dubai, né il turismo, ma è identico il gusto per il gigantismo “La concorrenza con gli Emirati è forte e fanno le cose più grandi possibile - e così la comunicazione - 'pompano' anche tempi che in Italia non farebbero vincere i Regionali". Contratti egualmente faraonici “Più bonus spendibili per la casa, l’auto, per tutelare la famiglia… - la frase più usata è inshallah (se Dio vouole) che declina più nel nostro gergale scialla – il professionista lavora sei ore al giorno massimo; per un tecnico di nuoto, comprende il tempo a bordo vasca e quello in ufficio”. Lì cattedrale nel deserto non è una metafora. L’Aspire Zone è un polo sportivo grande quanto una città, dove si trovano anche l’enorme Aspire Sports Academy, centro sportivo multidisciplinare, e l’Hamad Aquatic Centre, sede dei Mondiali in vasca corta di dicembre “Insieme comprendono vasche da 50, da 25, una a parte per i tuffi.. e  la ‘piscina istituzionale’: farebbe impallidire molti impianti nostrani, ma ci nuotano 4-5 persone perché  è riservata al personale, con un bagnino che prende cifre a tre zeri per monitorare la vasca semi-vuota”. Lo sport è fatto di polisportive: staff e buona parte degli atleti sono internazionali “La preferenza per una disciplina dipende dai gusti dei proprietari. Investire nello sport è un passatempo, senza ansia da prestazione – poco importa, perciò, se alla Fina World Cup molti posti in tribuna restano vuoti – gli eventi sportivi sono soprattutto un modo per attrarre manager, atleti o allenatori stranieri che scelgono di non tornare più a casa. Nel nuoto, se un allenatore ha un buon progetto e agganci giusti, gli basta portare atleti da finale agli Assoluti per avere offerte”. Doha già attira i big con ricchi premi in denaro “Cosa impedirebbe loro, un giorno, di comprarsi un Dream team che nuoti per la bandiera qatariota?”. Ma capita anche che ti senta piccolo di fronte a quel gigantismo “Ti mancano i tanti gesti semplici: come una passeggiata, perché fanno 50°. E per uscire dal Paese servono permessi su permessi”.
 
moscarella@swimbiz.it

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