Barelli contro l’operazione Pilato-Aniene: radici non vanno recise a 14 anni

Copyright foto: Max B

Cosa cambia, se continuiamo ad allenarci a casa? E' stato nei giorni scorsi il coro di Benedetta Pilato e del tecnico Vito D'Onghia, in risposta ai commenti furibondi di Fin Puglia e dei media regionali al passaggio della ranista azzurra all'Aniene(leggi qui). Ma è, paradossalmente, proprio questo che sconcerta e turba la Federnuoto, per bocca dello stesso Presidente Paolo Barelli. Intervistato dal quotidiano che più di tutti sta seguendo una vicenda di portata nazionale, la Gazzetta (del Mezzogiorno), Barelli si chiede "A quale utilità risponde tesserare per una società di un'altra regione un a bambina di 14 anni che rimane (ovvio) a casa sua?".

Per la Federnuoto, non si tratta qui di mecenatismo, ma di opportunismo e "I comportamenti corretti sono anche quelli che favoriscono la crescita delle società di periferia" pensiero che ricalca quanto scritto dal Direttore di Swimbiz.it Christian Zicche, in un editoriale del mese scorso(leggi qui). Intanto, proprio a Taranto, si avvicinano i Giochi del Mediterraneo "Un'opportunità da non perdere per far crescere tutta la regione" e qui il riferimento è soprattutto alla cronica carenza d'impianti natatori adeguati, prima e fondamentale ragione dell'emigrazione di giovani nuotatori verso il Centro-Nord.

moscarella@swimbiz.it

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