Un errore evidente, forse anche doloroso vedendo quell’entrata quasi di schiena. Un blackout sul quarto tuffo della serie, per l'azzurro Andrea Chiarabini, che non riesce a ripetere la grande prova delle eliminatorie, mancando la finale dal trampolino in Coppa del Mondo (368.55 17°). "E' un peccato, anche perché dobbiamo ammettere che, rispetto a quattro anni fa, i punteggi minimi per qualificarsi sono calati. Evidentemente il doppio pass olimpico nei giorni scorsi, in singolo e in sincro, è stata un'emozione troppo forte - commenta Max Mazzucchi, ex azzurro e talent di Swimbiz.it per i tuffi - in fondo, è appena entrato nel secondo grande picco della sua carriera. Diamogli il tempo di abituarsi e, in ogni caso, può tornare a Roma con più convinzione rispetto al passato. Non sono più solo allenatore, compagni di squadra e amici a ricordargli il suo talento. Ora l'ha dimostrato anche a se' stesso". Di contro, ottima prestazione di Michele Benedetti (9° 435.80) "E in finale può ancora crescere. Ha mostrato la sua maggiore esperienza. Dalla piattaforma, in sincro, dal trampolino... in quindici anni di gare s'impara tanto. E, rispetto al passato, Michele ha raggiunto un'eccellente capacità di gestirsi, riuscendo a interpretare il momento decisivo della stagione nel modo che vuole".
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