Con la fine del quadriennio olimpico, spesso hanno termine anche i contratti di sponsorizzazione per federazioni sportive e singoli atleti. Una settimana fa, il nuoto internazionale ha registrato la fine della partnership tra British Swimming – che raccoglie tutte le federazioni del Regno Unito, tranne l’Irlanda del Nord(leggi qui) – e Speedo, sostituita da Tyr Sport. Il passaggio di testimone arriva dopo un quadriennio carico di risultati positivi, nel nuoto e nei tuffi, per la federazione britannica.
Ma in questi giorni, si è conclusa anche la storica partnership tra Swimming Australia e la stessa Speedo, che però resta sponsor del Comitato Olimpiico Australiano. Un binomio durato oltre mezzo secolo, quello tra il brand e i Dolphins. Dagli anni ’50 di Dawn Fraser alla contemporaneità con Mack Horton. Forse non sarà l’Australia di una volta. Ma per numero di praticanti, età media delle sue punte e risultati recenti – cinque staffette su sei a medaglia ai Giochi di Rio, secondi nel medagliere del nuoto(leggi qui) – la federnuoto Aussie potrebbe essere la più appetibile dagli sponsor nell’intero panorama acquatico dopo gli Stati Uniti e, per l’estensione del suo mercato nazionale, la Cina. Quale sarà il nuovo partner tecnico?