Il più grande spettacolo dopo il big bang, tanto per cantarla alla Jova. Altro che chiacchere, io e te, che ci abbracciamo forte , che abbiamo fatto un sogno. Altro che musica, avrà pensato e canticchiato Giorgio primo, il sincronetto di bronzo Minisini. Uomo vero, un po’ marine nel taglio di capello a una tosta come Manila, capitano di lungo corso Flamini. Controvento, nella corrente della prima volta del sincro misto uomo donna è arrivata la medaglia. Tutto è storico, compreso il commento della sempre presente Rai Caporale “è la prima volta che seguite un uomo” rivolto alle tecniche, al cittì che abbozza un siamo soddisfatti, che visto dalla prospettiva delle non sempre soddisfatte donne del syncro è unico. Che giornata, ragazzi. Bronzi, e sono due al conto, con il profumo di Tania Cagnotto che si spande in direzione finale su quel metro di trampolino. Tuffi da Oscar, commento tecnico di Bertone che scalda deciso l’ingresso di tutte le altre. Implacabile “basso, sotto parabola, scodato” tanto per le entrees che ci devi avere un minimo di classe per non finire inchiodato al vetriolico commento da trampolino del nostro. La brasiliana Veloso non è in giornata “ha spinto stranamente , davanti e dietro, quando apre le gambe perde la compattezza”. E’ tutta una questione di tecnica, e Oscar usa la matita rossa, quando va bene “ha strappato sulle spalle, nel presalto ha perso i piedi per aria”. E per par condicio il telecronista, sempre Rai, Cattaneo non si perde il momento del syncro misto “è una questione di centesimi”, che la commento tecnico Paola Celli approfondisce quando alla prima spinta l’uomo “perde la verticale, ha perso il controllo: mancava un po’ di solidità, troppo dondolio”. Uno spettacolo nello spettacolo, dal terzo giorno di questo blocco di partenza mondiale.
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