Sarà il prossimo anno olimpico, test continentale per qualunque atleta europeo che guarderà Tokyo 2020 con grandi ambizioni. Il bureau della Ligue Européenne de Natation ha scelto all’unanimità Budapest come sede di tutti gli Europei acquatici 2020. A gennaio il torneo di pallanuoto, sport nazionale, dopo l’edizione del 2014 nel magico impianto dell’Isola Margherita(leggi qui). A maggio gli Europei di tuffi, nuoto sincronizzato e nuoto. Nuoto in vasca che beneficerà del nuovo impianto Dagaly, in costruzione per i Mondiali 2017(leggi qui) – sui quali l’Ungheria punta forte anche in ottica Olimpiadi 2024, che vede anche Roma tra le candidate – che consterà di due piscine da 50 m più un’altra scoperta, una vasca per i tuffi e potrà ospitare 5000 spettatori (15.000 per i Mondiali). Infine, gli Europei in acque libere ad agosto presso lo storico sito del vicino Lago Balaton.
Il Presidente della Len – nonché della Fin e Segretario Onorario Fina – Paolo Barelli ricorda che “Gli organizzatori ungheresi hanno dimostrato molte volte in passato di saper trasmettere venti di grande livello in ogni disciplina – e aggiunge – difficilmente puoi trovare una città con tante piscine per allenarsi nei paraggi come a Budapest”. Il Segretario Generale Len, David Sparkes, commenta “In Gran Bretagna abbiamo provato che ospitare grande eventi è un ottimo modo per dare impulso all’economia, persino in una città come Londra dal grande background finanziario”. Insaziabile il Presidente della federnuoto ungherese, Tamas Gyarfas (in foto con Barelli) “Dobbiamo trovare qualcosa per il 2021…”.
Infine, gli Europei di tuffi 2017 si terranno a Kiev, capitale dell’Ucraina.