A maggio si esibirà in una gara d’addio con la Guardia di Finanza, ma Tania Cagnotto si definisce “Un’atleta ritirata” nell’intervista a Silvia D’Onghia per Il Fatto Quotidiano. Dal colloquio traspare il lascito dell’azzurra oltre la sua carriera sportiva: insegnamenti validi nella vita di tutti i giorni “Il talent show? Giusto che in alcuni momenti della propria carriera – o della propria vita - si prendano strade diverse. L’importante è non uscirne male, che è un attimo: dipende sempre da come uno si pone” commenta, a poche ore dall’inizio del programma di FoxLife Dance Dance Dance, al quale ha partecipato in coppia col campione europeo Giovanni Tocci. Un’esperienza scelta, semplicemente, perché “Amo ballare” e ha atteso la fine, gloriosa, della sua carriera questo sogno.
Ma Tania torna anche al periodo in cui posò per Playboy Italia “Mi sono sempre piaciuti più i fisici delle sportive di quelli delle modelle. E’ bello che vengano apprezzati anche i nostri e no solo la magrezza estrema”. L’atleta come nuovo canone di bellezza, un mantra condiviso da Swimbiz.it(leggi qui): armonica, costruita sul lavoro e non artificialmente, più sana. Infine, la bimedagliata olimpica interpreta il suo libro Il pinguino che non voleva tuffarsi non come una favola per bambini, ma come un racconto sull’infanzia, valido “Anche per i genitori: se un bambino non è pronto a fare un passo, occorre dargli il tempo.I bambini devono poter scegliere cosa fare”.