Che semi, e tutto si centrifuga in duecento metri. Risultato si va in finale, domani, stessa notte profonda in Italia, con tre protagoniste già lì davanti imperiose su tutte. La svedese Sjostrom che mette la mano davanti all’americana Ledecky, e in qualche maniera ne ridimensiona la precedente espressione di già protagonista a prescindere, con quel turbo inserito in batteria. Poi lei, la nostra Federica Pellegrini. Sempre in linea a controllare le due fumantine che non riescono a sbranare l’acqua come vorrebbero. Se la svedese (1’54”65) ribalta lo spartito, l’americana non fa la fenomena(1’54”81) e allora la Divina (1’55”42) in calma olimpica decide di inserire il pilota automatico “per averle tutte e due nel lato del ritorno”. Trattenete il respiro per un giorno, l’acqua si fa calda. E abbiate tantissima Fede.