Professionismo. Di questa esigenza nel nuoto, Swimbiz.it scrive addirittura dal lontano 2012(leggi qui). E negli anni successivi ne ha continuato a scrivere. E parlare, con chi professionista 'de facto' fu davvero, Max Rosolino, che per questo smise la divisa dei Carabinieri:
Ora, finalmente, il tema pare diventato centrale anche per gli atleti, complice l'avvento di un nuovo circuito privato, la Isl."Ora possiamo vedere il nuoto come un vero e proprio lavoro" dichiara raggiante al Secolo XIX Martina Carraro. Quello dev'essere il necessario punto d'arrivo del nuoto, e lo ribadiamo oggi come sette anni fa. Ma per arrivarci davvero, ci sono dei passaggi intermedi necessari. Alcuni dolorosi.
Anzitutto deve cambiare la legislazione italiana, che non riconosce il nuoto come sport professionistico. Quella è la madre di tutte le battaglie. Il secondo passaggio, e qui i dolori, sarebbe lasciare i gruppi sportivi militari, che oggi invece sono una necessità per quasi tutti i nostri nuotatori di punta, inclusa l'azzurra, e abbracciare il professionismo tout court. Perché i gruppi militari non offrono solo vantaggi, da uno stipendio fisso a tutele professionali, ma anche oneri: in quanto dipendenti pubblici, hanno ad esempio limiti sulle sponsorship o, appunto, sulle gare pagate a gettone. Rosolino a parte, in Italia altri esempi di professionisti, nel vero senso della parola, sono Filippo Magnini e Federica Pellegrini, che per tutta o la maggior parte della loro carriera non hanno vestito la divisa.
Negli Stati Uniti esiste già una distinzione netta tra dilettanti e professionisti. Gli atleti universitari, che non possono percepire guadagni al di fuori dei premi federali - anche se negli States ora si preme per cambiare le cose - ma possono usufruire di strutture, tecnici e staff universitari. E poi i professionisti, che possono guadagnare quanto vogliono, dagli sponsor, dai circuiti ecc. ma devono pagare di tasca propria (salvo convezioni eccezionali) tecnici, strutture e staff. Se davvero i nuotatori di tutto il mondo vogliono il professionismo, devono prima essere consapevoli di cosa comporti.