Due giorni fa la notizia da parte dell’Ansa dell’apertura di un’indagine, nei confronti degli azzurri Filippo Magnini e Michele Santucci, da parte della Procura antidoping di Nado Italia. Un atto dovuto, hanno precisato lo stesso Magnini e il Presidente della Fin, Paolo Barelli(leggi qui), a seguito delle indagini della Procura penale di Pesaro sul Guido Porcellini, ex nutrizionista del capitano dell’Italnuoto. Della vicenda tratta persino la stampa estera. Non solo i siti specializzati di nuoto, ma anche il quotidiano l’Equipe e una delle tre agenzie di stampa più importanti al mondo, l’Agence France-Presse.
Nel frattempo, su la Gazzetta dello Sport, il tecnico Claudio Rossetto ricorda come già la prima indagine, quella dei Nas, abbia dimostrato che i due azzurri non assumessero o sostanze dopanti(leggi qui) “La loro disattenzione è colpa della ricerca della perfezione, della cura dei particolari di una preparazione ormai sempre più sofisticata e ad alto livello – imbattendosi così – in un persona che magari non era il nutrizionista giusto” con relativo danno d’immagine, ora, per se’ stessi e per il nuoto. Anche dal punto di vista tecnico, prosegue Rossetto, i tempi sono sempre stati in linea. E conclude “E’ giusto che la procura antidoping faccia il suo lavoro: sono per lo sport pulito, ma non vorrei che diventasse una caccia alle streghe”.